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Venerdì al cinema - 5 aste per 5 film

di Ludovica Bartoli



Fine dei giochi. Terzo ed ultimo appuntamento della rubrica che si propone come obiettivo quello di avvicinare cinema e mercato dell’arte. La conclusione di questo ciclo non poteva avvenire se non soffermandosi sugli attori protagonisti di un particolare ramo del sistema dell’arte, le case d’asta.


Nate inizialmente come strutture di intermediazione, a partire dagli anni Ottanta le case d’asta hanno affrontato una progressiva crescita dettata dall’entusiasmo speculativo che, nel giro di pochi anni, le ha trasformate in veri e propri centri di controllo e indirizzamento del mercato.

Da New York a Hong Kong, passando per l’Europa, sono davvero pochi i Paesi oramai sprovvisti di sedi di rappresentanza di Christie’s o Sotheby’s, per citare le più affermate ed influenti case d’asta internazionali, a testimonianza della grande rilevanza raggiunta negli ultimi decenni.Dai record raggiunti negli ultimi tempi dai Maestri dell’arte moderna all’ultimo toccato da Christie’s con un’opera d’arte digitale aggiudicata per circa 69 milioni di dollari, è ormai pacifico considerare tali strutture come gli organismi più potenti e preparati del mercato dell’arte secondario, in grado di influenzarlo in maniera estremamente incisiva.


Le pellicole selezionate per questa ultima raccolta, “5 ASTE PER 5 FILM”, sebbene non completamente incentrate su tali istituzioni, offrono ciononostante una variegata panoramica di questo settore del sistema dell’arte:

  1. INTRIGO INTERNAZIONALE, di Alfred Hitchcock, con Cary Grant, Eva Marie Saint e James Mason (USA, 1959, durata 136 minuti, disponibile su Prime Video). Nel capolavoro girato dal maestro indiscusso delle trame ingarbugliate, Sir Alfred Hitchcock, il pubblicitario Thornill, interpretato da un carismatico Cary Grant, viene scambiato per l’agente segreto George Kaplan. In un susseguirsi di eventi il pubblicitario si ritrova a partecipare ad un’asta cui assiste anche la spia Phillip Vandamm e dalla quale riuscirà a scappare grazie all’ingegno e all’esuberanza del personaggio.

  2. W.E. – EDWARD E WALLIS, di Madonna, con Andrea Riseborough e James D’Arcy (UK, 2011, durata 114 minuti, disponibile su Chili). L’asta da Sotheby’s degli oggetti appartenenti alla duchessa di Windsor, Wallis Simpson, è il contesto dal quale Madonna, dopo il suo esordio alla regia con “Sacro e profano” del 2008, ricostruisce attraverso gli occhi della newyorkese Wally Winthrop degli anni Novanta la storia d’amore tra una donna americana divorziata e il Re abdicante del Regno Unito, Edoardo VIII.

  3. YVES SAINT LAURENT: L’AMOUR FOU, di Pierre Thoretton, con Yves Saint Laurent e Pierre Bergé (FR, 2010, durata 100 minuti) Pierre Thoretton firma il documentario che oltre a celebrare il grande successo dello stilista francese ne esalta anche la storia d’amore che lo ha legato per cinquant’anni al compagno Pierre Bergé. Insieme a quest’ultimo, il designer algerino raccoglie una vasta collezione d’arte nel corso della loro relazione che sarà proprio Bergé a vendere all’asta alla morte del suo affezionato compagno.

  4. OCTOPUSSY – OPERAZIONE PIOVRA, di John Glen, con Roger Moore, Maud Adams e Louis Jourdan (UK, 1983, durata 131 minuti, disponibile su Google Play) Nel tredicesimo film della saga, l’Agente segreto 007 interpretato da Roger Moore indaga su un oscuro commercio di gioielli falsi provenienti dalla Russia. Tra i momenti più celebri del film non può non essere ricordata la partecipazione all’asta di Sotheby’s cui prende parte James Bond, durante la quale sostituisce il vero uovo Fabergé con il falso lasciatogli dall’Agente 009.

  5. BRILLO BOX (3¢OFF), di Lisanne Skyler, con Martin Skyler e Rita Skyler (USA, 2016, durata 40 minuti, disponibile su HBO) Il cortometraggio diretto da Lisanne Skyler ripercorre le varie fasi dell’itinerario compiuto da una delle limitate repliche delle Scatole Brillo realizzate da Andy Warhol: originariamente acquistata presso una galleria di New York per mille dollari nel 1969 dai genitori della regista, oltre quarant’anni più tardi la scultura è stata venduta per più di tre milioni di dollari ad un’asta battuta da Christie’s.


Grazie per averci seguito! Come sempre, sentitevi liberi di condividere con noi le vostre impressioni ed i vostri suggerimenti. Ai prossimi appuntamenti con il Magazine di Galleria Vittoria!



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